Condividi:
MARTINSICURO. Un grave episodio di violenza si è consumato nelle scorse ore a Martinsicuro, dove un equipaggio del 118 della ASL di Teramo è stato brutalmente aggredito mentre era impegnato in un intervento di emergenza.
Il personale sanitario era stato allertato per prestare soccorso a una persona presumibilmente coinvolta in una rissa. Tuttavia, nel momento in cui i soccorritori stavano effettuando le prime manovre di assistenza, la situazione è improvvisamente degenerata. L’uomo da assistere, in preda a forte agitazione, ha aggredito fisicamente i sanitari, sferrando pugni al volto di uno degli operatori del 118. Il soccorritore ha riportato lesioni che i medici hanno giudicato guaribili in 15 giorni. L’episodio ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, che stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’accaduto.
L’aggressione ha riacceso i riflettori sulla sicurezza degli operatori dell’emergenza sanitaria, sempre più spesso esposti a rischi durante lo svolgimento del loro lavoro. Non si tratta purtroppo di un caso isolato: episodi simili continuano a verificarsi in diverse parti del Paese, suscitando preoccupazione tra i sindacati e gli addetti ai lavori.
A tal proposito, l’UGL Salute è intervenuta con fermezza, ribadendo la necessità di misure concrete per la tutela degli operatori. “Torniamo a puntare con forza sulla sicurezza degli operatori del soccorso, oggi tutelati sia da normative nazionali che regionali. Come già richiesto in passato, ribadiamo la necessità che la ASL provveda all’acquisto di body cam: strumenti indispensabili per prevenire aggressioni e migliorare la gestione degli interventi, grazie alla possibilità di connessione in tempo reale con la centrale operativa”, è quanto affermato in una nota dal sindacato.
Solidarietà e vicinanza al soccorritore ferito sono giunte anche dal segretario regionale dell’UGL Salute Abruzzo, Stefano Matteucci: “A nome di tutta l’UGL Salute Abruzzo, esprimo piena solidarietà e auguro una pronta guarigione al collega aggredito. Questi episodi non devono passare sotto silenzio: servono risposte rapide ed efficaci da parte delle istituzioni e della ASL per garantire maggiore protezione a chi, ogni giorno, si mette al servizio della collettività”.
L’episodio ha suscitato indignazione anche tra i cittadini, che chiedono maggiore sicurezza per chi opera quotidianamente in prima linea, spesso in condizioni difficili e in contesti imprevedibili. La speranza è che fatti del genere non si ripetano e che si avvii al più presto un serio confronto per trovare soluzioni adeguate e durature.
Il personale sanitario era stato allertato per prestare soccorso a una persona presumibilmente coinvolta in una rissa. Tuttavia, nel momento in cui i soccorritori stavano effettuando le prime manovre di assistenza, la situazione è improvvisamente degenerata. L’uomo da assistere, in preda a forte agitazione, ha aggredito fisicamente i sanitari, sferrando pugni al volto di uno degli operatori del 118. Il soccorritore ha riportato lesioni che i medici hanno giudicato guaribili in 15 giorni. L’episodio ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, che stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’accaduto.
L’aggressione ha riacceso i riflettori sulla sicurezza degli operatori dell’emergenza sanitaria, sempre più spesso esposti a rischi durante lo svolgimento del loro lavoro. Non si tratta purtroppo di un caso isolato: episodi simili continuano a verificarsi in diverse parti del Paese, suscitando preoccupazione tra i sindacati e gli addetti ai lavori.
A tal proposito, l’UGL Salute è intervenuta con fermezza, ribadendo la necessità di misure concrete per la tutela degli operatori. “Torniamo a puntare con forza sulla sicurezza degli operatori del soccorso, oggi tutelati sia da normative nazionali che regionali. Come già richiesto in passato, ribadiamo la necessità che la ASL provveda all’acquisto di body cam: strumenti indispensabili per prevenire aggressioni e migliorare la gestione degli interventi, grazie alla possibilità di connessione in tempo reale con la centrale operativa”, è quanto affermato in una nota dal sindacato.
Solidarietà e vicinanza al soccorritore ferito sono giunte anche dal segretario regionale dell’UGL Salute Abruzzo, Stefano Matteucci: “A nome di tutta l’UGL Salute Abruzzo, esprimo piena solidarietà e auguro una pronta guarigione al collega aggredito. Questi episodi non devono passare sotto silenzio: servono risposte rapide ed efficaci da parte delle istituzioni e della ASL per garantire maggiore protezione a chi, ogni giorno, si mette al servizio della collettività”.
L’episodio ha suscitato indignazione anche tra i cittadini, che chiedono maggiore sicurezza per chi opera quotidianamente in prima linea, spesso in condizioni difficili e in contesti imprevedibili. La speranza è che fatti del genere non si ripetano e che si avvii al più presto un serio confronto per trovare soluzioni adeguate e durature.