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CASTELLALTO. Il Comune di Castellalto è stato condannato per mobbing ai danni di un dipendente, in servizio dal 2006. Il giudice del lavoro di Teramo, Giuseppe Marcheggiani, ha accolto il ricorso del lavoratore, difeso dall’avvocato Renzo Di Sabatino, riconoscendo un risarcimento superiore a 20mila euro e annullando una sanzione disciplinare del 2021. L’Ente dovrà anche coprire le spese legali e tecniche.

Il dipendente, G.E., 48 anni, ha denunciato comportamenti persecutori che avrebbero compromesso la sua salute psico-fisica. Dopo un infortunio sul lavoro che gli ha causato una menomazione del 6%, l’uomo era stato ricollocato nel 2018 presso la polizia locale.

Secondo gli atti, la situazione si sarebbe aggravata a partire dal 2017, anche a seguito di accertamenti ambientali condotti da un’associazione di cui faceva parte, legati a sversamenti sospetti vicino al depuratore di Castelnuovo. Per questi fatti furono indagati l’allora sindaco Vincenzo Di Marco e la segretaria comunale.

Da quel momento, il dipendente sarebbe stato oggetto di pressioni, trasferimenti ingiustificati, provvedimenti disciplinari e isolamento professionale. In un episodio, il sindaco lo avrebbe diffidato per un articolo su discariche abusive nel territorio, minacciando la mobilità e l’esubero.








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