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TERAMO - L’arresto e la confessione di Andrea Cardelli, 41 anni, per l’omicidio di Martino Caldarelli, 48 anni, è un passaggio importante nella ricostruzione della vicenda.
Martino Caldarelli è stato trovato senza vita in un piccolo lago vicino al fiume Salinello, tra Santomero e Nereto.
Cardelli ha ammesso di aver colpito Caldarelli durante un momento di tensione e paura mentre cercava di fuggire dopo che Caldarelli aveva reagito a una trappola. Alessia di Pancrazio, 38 anni e compagna di Cardelli, ha organizzato la trappola contattando Caldarelli con la scusa di un appuntamento.
Di Pancrazio è rimasta in silenzio e non ha risposto alle domande degli investigatori. La dichiarazione di Cardelli fa luce sugli eventi successivi all’omicidio, tra cui l’occultamento del corpo nel lago e il tentativo di distruggere le prove riverniciando l’auto della vittima e dandole fuoco a Giulianova.
Prima dell’omicidio, Cardelli e Di Pancrazio avevano tentato un piano simile, ma la vittima designata era fuggita. Gli investigatori continuano a indagare su tutti i dettagli del caso.
Cardelli è attualmente sotto sorveglianza in ospedale, mentre Di Pancrazio è stata trasferita in carcere. Entrambi sono attualmente accusati di rapina aggravata, ma la procura prevede di modificare le accuse in omicidio premeditato.
Le comunità di Corropoli, Giulianova e Isola De Gran Sasso sono state profondamente colpite dal crimine. L’autopsia è prevista per sabato.
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