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A Teramo è stato ricoverato il primo paziente abruzzese affetto da virus West Nile. Si tratta di un uomo di 62 anni, risultato positivo dopo aver contratto l’infezione fuori regione, a Frosinone. Al suo arrivo in provincia presentava febbre persistente, spossatezza e dolori articolari, ed è stato immediatamente trasferito nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale “Mazzini”, dove resta sotto osservazione in condizioni protette.
Le autorità sanitarie locali hanno chiarito che non c’è motivo di allarmismo. «Il contagio è avvenuto altrove, ma la nostra rete ospedaliera ha reagito subito in modo coordinato», ha dichiarato il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, sottolineando la collaborazione tra più servizi ospedalieri e di prevenzione.
Anche l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha ribadito che la Regione è pronta a rispondere con piani di monitoraggio e presa in carico già sperimentati in passato per altre emergenze sanitarie come Covid-19, dengue e vaiolo delle scimmie. Dal 2020 infatti in Abruzzo è attivo un tavolo interistituzionale dedicato alle arbovirosi, con un sistema di sorveglianza che oggi ha consentito di gestire con tempestività il nuovo caso.