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NOTARESCO – Un progetto da oltre un milione di metri cubi di rifiuti speciali e un intero territorio in allarme. È lo scenario che si apre con l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale per la nuova discarica di Casette di Grasciano, presentata dalla Green Management srl di Brescia. L’impianto, pensato per ospitare materiali non pericolosi come plastiche, gomme e tessuti, avrebbe una capacità di smaltimento annua pari a 80mila tonnellate: diciotto camion al giorno, anche da fuori regione, diretti nel cuore della vallata del Tordino.

L’area individuata si estende su oltre 14 ettari, con un invaso di 45mila metri quadrati e ulteriori strutture a servizio dell’attività. Una mole che, secondo i promotori, dovrebbe portare un investimento di circa 14,5 milioni di euro, ma che secondo istituzioni locali e ambientalisti rappresenta l’ennesimo colpo a un territorio già gravato da infrastrutture, impianti industriali e una discarica preesistente.

Il Comune di Notaresco ha ribadito il suo “no” senza esitazioni. «Non possiamo accettare un nuovo sito di smaltimento, quando il nostro territorio paga già un prezzo altissimo», ha affermato il sindaco Antonio Di Gianvittorio, annunciando che l’amministrazione si opporrà in tutte le sedi, dal tavolo della conferenza dei servizi fino agli eventuali ricorsi.

A schierarsi contro anche il Forum H2O, che invita la cittadinanza a mobilitarsi e sottolinea come il progetto non possa essere analizzato come un caso isolato: tra Notaresco e Mosciano insistono già numerose attività ad alto impatto e sono previsti nuovi lavori viari dell’Anas.

La Regione, che ha chiesto ulteriori integrazioni alla società proponente, avvierà presto la fase pubblica: cittadini e associazioni potranno presentare osservazioni direttamente sul portale istituzionale. Nel frattempo la tensione cresce, e la battaglia contro la maxi discarica sembra solo all’inizio.
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