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Si è conclusa nella notte la caccia al terzo uomo della banda responsabile di una serie di scippi, rapine e furti messi a segno tra Alba Adriatica e Martinsicuro. I carabinieri hanno infatti arrestato un 35enne originario di Martinsicuro, che da giorni era riuscito a sottrarsi all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Teramo.
Il malvivente, individuato come il più esperto del gruppo, era riuscito a far perdere le proprie tracce dopo l’operazione dello scorso 19 agosto, quando erano già finiti in carcere due complici appena diciottenni, uno di origine pakistana e l’altro romeno, entrambi residenti ad Alba Adriatica.
Per settimane i militari hanno setacciato abitazioni, casolari e zone isolate, senza riuscire a rintracciarlo. La svolta è arrivata sul lungomare di Martinsicuro, dove l’uomo è stato sorpreso in atteggiamento sospetto insieme a un familiare. Alla vista dei carabinieri non ha avuto possibilità di fuga ed è stato immediatamente bloccato.
Il 35enne, in condizioni igieniche precarie, probabilmente dovute alle notti trascorse in rifugi di fortuna, è stato trasferito al carcere di Castrogno, a Teramo.
Le indagini proseguono per verificare se la banda possa essere coinvolta anche in altri episodi analoghi registrati negli ultimi mesi lungo la costa teramana.
Il malvivente, individuato come il più esperto del gruppo, era riuscito a far perdere le proprie tracce dopo l’operazione dello scorso 19 agosto, quando erano già finiti in carcere due complici appena diciottenni, uno di origine pakistana e l’altro romeno, entrambi residenti ad Alba Adriatica.
Per settimane i militari hanno setacciato abitazioni, casolari e zone isolate, senza riuscire a rintracciarlo. La svolta è arrivata sul lungomare di Martinsicuro, dove l’uomo è stato sorpreso in atteggiamento sospetto insieme a un familiare. Alla vista dei carabinieri non ha avuto possibilità di fuga ed è stato immediatamente bloccato.
Il 35enne, in condizioni igieniche precarie, probabilmente dovute alle notti trascorse in rifugi di fortuna, è stato trasferito al carcere di Castrogno, a Teramo.
Le indagini proseguono per verificare se la banda possa essere coinvolta anche in altri episodi analoghi registrati negli ultimi mesi lungo la costa teramana.