Condividi:

GIULIANOVA - Gli ultimi due nuclei familiari che ancora abitano nel Condominio Solidale di via Sabotino hanno ricevuto dall’amministrazione comunale la notifica di rilascio degli alloggi entro il 15 settembre, con l’avvertimento di un possibile sfratto forzato.
Gli occupanti, assistiti dall’associazione Evoluzione Sostenibile, contestano la decisione ricordando di avere un regolare contratto di sublocazione con il Comune. Secondo la normativa vigente, infatti, la disdetta dovrebbe essere comunicata con un preavviso minimo di sei mesi, non con scadenze immediate e minacce esecutive.

Alternative inaccessibili e fragilità ignorate

Le soluzioni abitative proposte dall’amministrazione si sono rivelate insostenibili sul piano economico: canoni e spese troppo elevati per famiglie prive di reddito adeguato. Una scelta che, secondo l’associazione, scarica il problema proprio su chi vive condizioni di maggiore fragilità, invece di offrire reale tutela sociale.

I costi per la collettività

A pesare ulteriormente sulla vicenda c’è la gestione finanziaria. Il Comune paga 3.000 euro al mese per l’immobile di via Sabotino, con aggravio di spese legali e interessi a causa dei ritardi nei pagamenti. Una modalità opposta a quella dell’amministrazione Mastromauro, che aveva sostenuto il progetto senza oneri per i cittadini, destinando al Condominio Solidale parte delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio.

La contraddizione si fa ancora più evidente guardando ai bilanci: nel quadriennio 2022-2025 sono stati stanziati 325.000 euro per eventi privati a pagamento, mentre famiglie in difficoltà rischiano di ritrovarsi senza casa.

Un simbolo tradito

Il progetto del Condominio Solidale era nato come esempio di inclusione e sostegno sociale, ma oggi rischia di diventare il simbolo di un fallimento politico. A rendere la vicenda ancora più amara è il ruolo dell’assessora Nausicaa Cameli, che in passato aveva promosso l’iniziativa e ora, al fianco del sindaco Costantini, ne decreta la chiusura.

L’impegno di Evoluzione Sostenibile

L’associazione annuncia battaglia: continuerà a vigilare affinché non venga cancellato lo spirito originario del progetto e, se necessario, garantirà sostegno legale alle famiglie coinvolte. L’auspicio è che l’amministrazione riveda le proprie posizioni, evitando che due nuclei fragili vengano lasciati senza una soluzione abitativa dignitosa.

(Foto di repertorio)

Tutti gli articoli