Condividi:
A Roseto degli Abruzzi esplode la polemica dopo il concerto di Francesco Renga. Secondo l’opposizione, l’amministrazione comunale avrebbe destinato «oltre 80 mila euro» a un singolo evento «mentre la città soffre degrado e incuria». A sollevare il caso è stata Maristella Urbini, coordinatrice locale di Forza Italia, che accusa il governo cittadino di «spese sproporzionate e gestione poco oculata delle risorse pubbliche».
La contestazione riguarda soprattutto l’entità del budget, ritenuto «eccessivo rispetto ai cachet di altri artisti di rilievo» e «sufficiente a coprire, in passato, l’intera programmazione annuale di eventi culturali». Urbini definisce la scelta «un uso irresponsabile delle risorse, soprattutto in piena estate, quando la città dovrebbe garantire servizi e decoro urbano ai residenti e ai turisti».
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Nugnes, replica con dati alla mano: i 81.256 euro spesi per la serata, provenienti dall’imposta di soggiorno, sarebbero vincolati per legge alla promozione turistica. Nel dettaglio, oltre 69 mila euro sono stati destinati al cachet e ai servizi tecnici, circa 3.600 per sicurezza e logistica, e poco più di 8.200 per palco e attrezzature.
«Roseto ha vissuto una serata straordinaria, con un grande afflusso di pubblico anche dopo Ferragosto», commentano Nugnes e l’assessore al turismo Annalisa D’Elpidio. «Eventi di questo livello non sono solo spettacolo, ma un volano per il commercio e l’economia locale. Abbiamo sempre finanziato numerose iniziative diffuse sul territorio, e riteniamo che il concerto di Renga abbia dato lustro alla città, generando benefici tangibili in termini di promozione e attrattività turistica».
Il dibattito, dunque, resta aperto: da un lato chi accusa l’amministrazione di sperperi in un momento di difficoltà, dall’altro chi rivendica la scelta come investimento strategico per il futuro di Roseto.