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Notte amara per il Pineto, che davanti al proprio pubblico ha visto sfumare ai calci di rigore la possibilità di proseguire il cammino in Coppa Italia. Dopo il 2-2 maturato nei 90 minuti, l’Ascoli è stato più freddo dal dischetto e ha strappato il pass qualificazione con il punteggio di 5-4.
Gli ospiti erano partiti forte, colpendo al 6’ con D’Uffizi, bravo a sfruttare l’assist di Corazza. La reazione degli abruzzesi non si è fatta attendere: dopo una prima occasione di Bruzzaniti, è stato Schirone a riportare il match in equilibrio al 18’ con un bel diagonale. La partita ha vissuto anche un momento surreale, con il blackout dell’impianto di illuminazione che ha costretto l’arbitro a sospendere il gioco per alcuni minuti.
Nella ripresa la gara ha cambiato volto. L’espulsione di Tomei ha lasciato l’Ascoli in dieci, ma paradossalmente sono stati proprio i bianconeri a tornare in vantaggio grazie al rigore di Corazza al 60’, concesso per un fallo di Postiglione su Guiebre. Sembrava l’episodio decisivo, invece all’80’ Chakir ha approfittato di un pasticcio difensivo e ha rimesso tutto in discussione.
Dal dischetto, però, il Pineto ha fallito troppo: gli errori di Lombardi, Bruzzaniti e Nebuloso hanno pesato come macigni. L’Ascoli ha invece tenuto i nervi saldi e, con maggiore precisione, ha chiuso la pratica.
Al fischio finale resta l’applauso del pubblico di casa, capace di spingere i biancazzurri fino all’ultimo pallone, ma anche la delusione per un’eliminazione che brucia. L’Ascoli avanza, il Pineto saluta la competizione.
Gli ospiti erano partiti forte, colpendo al 6’ con D’Uffizi, bravo a sfruttare l’assist di Corazza. La reazione degli abruzzesi non si è fatta attendere: dopo una prima occasione di Bruzzaniti, è stato Schirone a riportare il match in equilibrio al 18’ con un bel diagonale. La partita ha vissuto anche un momento surreale, con il blackout dell’impianto di illuminazione che ha costretto l’arbitro a sospendere il gioco per alcuni minuti.
Nella ripresa la gara ha cambiato volto. L’espulsione di Tomei ha lasciato l’Ascoli in dieci, ma paradossalmente sono stati proprio i bianconeri a tornare in vantaggio grazie al rigore di Corazza al 60’, concesso per un fallo di Postiglione su Guiebre. Sembrava l’episodio decisivo, invece all’80’ Chakir ha approfittato di un pasticcio difensivo e ha rimesso tutto in discussione.
Dal dischetto, però, il Pineto ha fallito troppo: gli errori di Lombardi, Bruzzaniti e Nebuloso hanno pesato come macigni. L’Ascoli ha invece tenuto i nervi saldi e, con maggiore precisione, ha chiuso la pratica.
Al fischio finale resta l’applauso del pubblico di casa, capace di spingere i biancazzurri fino all’ultimo pallone, ma anche la delusione per un’eliminazione che brucia. L’Ascoli avanza, il Pineto saluta la competizione.