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A Roseto degli Abruzzi la parete est della biblioteca comunale si è trasformata in una tela gigante. Il celebre street artist Millo ha dipinto un murale capace di catturare lo sguardo e il cuore, un’opera nata all’interno della rassegna “Il Bello Resta”, dedicata a Flavia Di Bonaventura, giovane appassionata d’arte tragicamente scomparsa a soli 22 anni nell’agosto 2023.
L’inaugurazione, avvenuta venerdì, è stata un momento carico di emozione. Familiari e amici di Flavia si sono ritrovati insieme all’artista, al direttore artistico Bruno Cerasi, al sindaco Mario Nugnes, all’assessore alla cultura Francesco Luciani e alla presidente del consiglio comunale Gabriella Recchiuti.
«L’arte può trasformare i luoghi e le persone — hanno dichiarato Nugnes e Luciani —. Il Bello Resta non è solo una rassegna, ma un segnale luminoso che tiene vivo il ricordo di Flavia, trasformando il dolore in bellezza condivisa».
Per Bruno Cerasi, che ha guidato il progetto, la realizzazione è stata “un sogno diventato realtà”: «Due anni fa non avremmo nemmeno immaginato di arrivare fin qui. Spero che chi passerà di fronte alla biblioteca si fermi, osservi e si lasci toccare da ciò che quest’opera racconta».
Il murale non è solo un tributo: è un invito a sostare, riflettere e scoprire che la bellezza, quando nasce dall’amore e dalla memoria, non svanisce mai.
L’inaugurazione, avvenuta venerdì, è stata un momento carico di emozione. Familiari e amici di Flavia si sono ritrovati insieme all’artista, al direttore artistico Bruno Cerasi, al sindaco Mario Nugnes, all’assessore alla cultura Francesco Luciani e alla presidente del consiglio comunale Gabriella Recchiuti.
«L’arte può trasformare i luoghi e le persone — hanno dichiarato Nugnes e Luciani —. Il Bello Resta non è solo una rassegna, ma un segnale luminoso che tiene vivo il ricordo di Flavia, trasformando il dolore in bellezza condivisa».
Per Bruno Cerasi, che ha guidato il progetto, la realizzazione è stata “un sogno diventato realtà”: «Due anni fa non avremmo nemmeno immaginato di arrivare fin qui. Spero che chi passerà di fronte alla biblioteca si fermi, osservi e si lasci toccare da ciò che quest’opera racconta».
Il murale non è solo un tributo: è un invito a sostare, riflettere e scoprire che la bellezza, quando nasce dall’amore e dalla memoria, non svanisce mai.
