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MARTINSICURO - Un’operazione di soccorso è scattata all’alba di martedì al largo di San Benedetto del Tronto, quando il motopesca Gabriele Padre, di proprietà dell’armatore e capitano di Martinsicuro Paride Camaioni, ha lanciato un mayday via radio intorno alle 6:30. A bordo dell’imbarcazione, oltre al comandante, si trovavano altri due marittimi.
Il peschereccio, abitualmente ormeggiato nel porto di San Benedetto e impegnato nella pesca a strascico, si trovava a circa 18 miglia nautiche dalla costa quando ha cominciato a imbarcare acqua. L’allarme è stato immediatamente raccolto dalla sala operativa della Capitaneria di Porto, che ha attivato il protocollo Sar (Search and Rescue).
Sul posto è stata inviata la motovedetta CP 843, con a bordo una squadra dei vigili del fuoco e una pompa barellabile. Grazie alla prontezza dell’equipaggio e alla rapidità d’intervento dei soccorsi, la situazione è stata gestita senza gravi conseguenze. I marittimi sono riusciti a contenere l’allagamento e a mantenere l’imbarcazione in galleggiamento fino all’arrivo dei soccorritori.
Le operazioni sono proseguite con il rientro in porto del peschereccio, costantemente assistito dalla motovedetta fino all’ormeggio in sicurezza nel porto sambenedettese. Una volta attraccata, l’unità è stata sottoposta a verifiche tecniche da parte di una squadra della Guardia Costiera per individuare le cause dell’infiltrazione e valutarne la piena sicurezza.
«La gestione dell’intervento – ha dichiarato il Capitano di Fregata Giuseppe Quattrocchi, comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto – ha confermato l’efficienza operativa della Guardia Costiera e il forte coordinamento con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La sinergia dimostrata ha permesso una risposta tempestiva e ben orchestrata all’emergenza.»
Il peschereccio, abitualmente ormeggiato nel porto di San Benedetto e impegnato nella pesca a strascico, si trovava a circa 18 miglia nautiche dalla costa quando ha cominciato a imbarcare acqua. L’allarme è stato immediatamente raccolto dalla sala operativa della Capitaneria di Porto, che ha attivato il protocollo Sar (Search and Rescue).
Sul posto è stata inviata la motovedetta CP 843, con a bordo una squadra dei vigili del fuoco e una pompa barellabile. Grazie alla prontezza dell’equipaggio e alla rapidità d’intervento dei soccorsi, la situazione è stata gestita senza gravi conseguenze. I marittimi sono riusciti a contenere l’allagamento e a mantenere l’imbarcazione in galleggiamento fino all’arrivo dei soccorritori.
Le operazioni sono proseguite con il rientro in porto del peschereccio, costantemente assistito dalla motovedetta fino all’ormeggio in sicurezza nel porto sambenedettese. Una volta attraccata, l’unità è stata sottoposta a verifiche tecniche da parte di una squadra della Guardia Costiera per individuare le cause dell’infiltrazione e valutarne la piena sicurezza.
«La gestione dell’intervento – ha dichiarato il Capitano di Fregata Giuseppe Quattrocchi, comandante della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto – ha confermato l’efficienza operativa della Guardia Costiera e il forte coordinamento con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La sinergia dimostrata ha permesso una risposta tempestiva e ben orchestrata all’emergenza.»