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GIULIANOVA - Domenica 7 settembre, nella zona centrale del Lido, si è svolto un partecipato corteo a sostegno della Palestina, ma anche per il diritto al lavoro e per la difesa degli spazi sociali.

La manifestazione è stata anche un momento di memoria: i partecipanti hanno ricordato lo sgombero del Campetto Occupato, avvenuto un anno fa. Una vicenda che, secondo i promotori, richiama quanto accaduto di recente al Leoncavallo di Milano: “Stiamo assistendo alla cancellazione di spazi liberi, sociali e solidali – hanno dichiarato – luoghi che danno voce a chi non ce l’ha e che costruiscono comunità dal basso. Questi spazi non devono essere repressi, ma sostenuti”.

Il corteo ha rivolto un pensiero anche alla Palestina, denunciando “il genocidio in corso” e richiamandosi ad altre iniziative in programma sul territorio. Nel pomeriggio, a Teramo, si è infatti svolto un flash mob promosso dalla Cgil in sostegno alla Global Sumud Flotilla, inserito nel quadro di mobilitazioni che si stanno moltiplicando in Italia e nel mondo.

“Per Gigi, per il diritto al lavoro, per gli spazi sociali, per la Palestina: la solidarietà non si sgombera. Né qui, né altrove” – è stato lo slogan che ha accompagnato la giornata di protesta.

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