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TERAMO. Sono stati abbattuti gli storici pini che da decenni sorgevano accanto alla stazione ferroviaria di Teramo. L’intervento, seppur doloroso per molti cittadini, rientra nel più ampio progetto di riqualificazione dell’area, che prevede un completo restyling della stazione e la realizzazione di una nuova piazza destinata a diventare uno dei principali punti di aggregazione della città.

Il taglio degli alberi ha suscitato immediate reazioni da parte di residenti e associazioni ambientaliste, che hanno tempestato gli uffici comunali con segnalazioni e richieste di chiarimento. In molti hanno espresso il proprio disappunto per la perdita di un patrimonio verde che rappresentava non solo un elemento paesaggistico, ma anche un legame affettivo con la memoria storica della città.

Tuttavia, a seguito dei controlli effettuati dagli organi preposti, è emerso che le operazioni di abbattimento erano regolarmente autorizzate e pienamente conformi alla normativa vigente. Le autorizzazioni risultavano infatti in corso di validità, e facevano parte del piano approvato per l’ammodernamento dell’intera area urbana.

L’amministrazione comunale ha ribadito che il progetto, pur comportando inevitabili sacrifici, è finalizzato a restituire alla città uno spazio più moderno, funzionale e sostenibile, con nuovi alberi e aree verdi che andranno a sostituire quelli rimossi. I lavori continueranno nelle prossime settimane e porteranno a una trasformazione significativa della zona, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità e l’accessibilità per cittadini e visitatori.

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